venerdì 26 novembre 2010

Deviazioni da X Factor

Anche la quarta edizione se n'è andata tra i plausi dei fans e le offese dei detrattori. Io devo essere onesto, suppongo che quello che sto per dire possa sembrare esagerato, ma questa edizione mi è piaciuta. Per quanto sia evidente in alcuni casi che i talent show producano solo "merda" che poi viene sfruttata discograficamente nel peggiore dei mondi, quest'anno i finalisti hanno comunque avuto un training decente da parte di Elio e Mara Maionchi e possono, potenzialmente, fare dei bei dischi in futuro. Questo non esclude che, come avviene spesso in meccanismi analoghi (come anche per il festival di Sanremo), il voto popolare non sia stato minimamente considerato ma fosse tipo deciso a tavolino, anche perché vedere un "personaggio" come Nevruz in finale nonostante le incredibili stonature dimostrate in gran parte delle canzoni che gli hanno fatto cantare durante le puntate risulta abbastanza strano.
Ad onor del vero se vogliamo valutare i pezzi scritti dai tre finalisti, il migliore è quello della vincitrice Nathalie, l'unica persona che meritava di arrivare in finale tra gli ultimi cinque rimasti, secondo me. Una voce splendida e una capacità notevole di interpretare brani suoi e non suoi, che forse, grazie ad Elio, riuscirà a farsi conoscere come una vera cantautrice e non come quei venduti di Giusy Ferreri e Marco Mengoni che hanno sfruttato la vittoria per fare i quattrini con brani veramente osceni e privi di ogni interesse sia discografico che dal punto di vista dell'ascolto (basta pensare al duetto della Ferreri con Marracash). La quarta edizione ha quindi prodotto un potenziale ottimo personaggio che se saprà sottrarsi alla morsa delle case discografiche che come un tumore maligno ingoiano e devastano tutto quello che gli arriva, finirà molto probabilmente su questo blog recensita in maniera positiva (perchè non ci siamo preclusi le vie del pop).

Detto questo fare un pistolotto critico su cosa sono i talent show e in che modo stiano distruggendo la cultura musicale in Italia risulterebbe scontato. Mi limiterò a dire che X Factor è un format simpatico e, se non altro, godibile, che a volte riesce a portare agli occhi e alle orecchie dei telespettatori dei contenuti musicali di un certo livello (anche se con una certa rarità), come i pezzi scelti da Elio durante questa edizione, vedasi Area, Balletto di Bronzo e Ivan Graziani. Se poi la conduzione di Facchinetti e la scelta di inserire giudici come la Maionchi e la Tatangelo condizionano il tutto in una veste meno seria e più pop, questo è semplicemente per fare cassa, e non si può certo condannare il servizio pubblico se ci propina programmi musicali di livello mediocre; dopotutto è la mediocrità del pubblico a determinare cosa si meritano di vedere da una TV commerciale. 

In sostanza, il messaggio è questo: finché il programma sarà divertente io non lo condannerò, basta che la vittoria di Nathalie sia un segnale positivo in grado di mettere fine a vittorie di gente di merda come Marco Mengoni, con una voce stupenda ma completamente incapace di comporre brani decenti. E scusate il francesismo.

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